Ciao,
sono felice che billiejoex abbia riesumato il thread (il più interessante che c'è in giro ma l'ho già scritto).
Alcune cose che mi sono successe in questi giorni per il passaggio del mio studio a Fastweb mi hanno fatto capire definitivamente una serie di cose di cui sospettavamo.
(1) il dhcp lavora in remoto e, secondo me, registra il MAC della prima scheda che trova e cerca di assegnare sempre lo stesso ip (è tra l'altro una funzione presente anche nel mio router soho)
(2) l'hag svolge una semplice funzione di bridging senza apparente nessuna autenticazione. Questo l'ho capito dal fatto che sebbene i tecnici stiano lavorando sulla rete fisica e mi abbiano chiesto di resettare l'hag varie volte, quando torna la portante (sempre per breve tempo ma questo è un malegetto altro discorso) il router riprende istantaneamente a funzionere. Anche rinnovando l'ip forzatamente viene assegnato prevalentemente lo stesso.
(3) il pochissimo segnale portante ADSL a cui l'hag cerca di agganciarsi, una volta stabilizzato anche per pochi secondo comincia a funzionare immediatamente. Niente a che fare con il sistema ad esempio di Alice che si perde in autenticazioni e strani handshacking. Più simile (un bridging appunto) era alds di TIN che avevo in studio (quella aveva in più ip fisso). Questo lascerebbe inoltre sospettare la disibilitazione totale di qualsiasi configurablità web dell'hag, che non ne avrebbe alcun bisogno (bridging puro senza dhcp o altro). Quale sistema più sicuro che chiudere proprio la porta? Rimane valida l'ipotesi precedente che gli hag siano su un'altra sottorete, o come ipotizzato da poco abbiano un protocollo proprietario per la configurazione (su più marche? strano), ma il fallimento di qualsiasi scansione fa propendere sulla porta chiusa.
(4) il VoIp secondo me non passa per il canale dati/internet. Sempre in studio ho notato che anche con internet in stallo la telefonia tende a resistere ancora un po'. I disturbi sono simili al "poco campo" dei gsm, ma queso è logico.
un paio di note finali:
- visto che è più che sospettabile che molte delle numerose città ormai raggiunte dall'adsl di Fastweb non saranno raggiunte a breve (mai?) dalla fibra, fastweb dovrebbe trovare un modo per poter gestire in proprio i doppini. Questo non significherebbe comunque sventrare le città ma poter almeno intervenire sulla matassa per pescare doppini decenti su cui fare andare i notevolissimi 6mbps. Questo anche in funzione del fatto che l'offerta fastweb si sta spostando molto verso l'offerta dei contenuti (le televisioncine varie) e se il cliente alla fine non può accederci ci rimane male

soprattutto perchè lo può venire a sapere solo a posteriori (dopo il fatidico test della linea)
- il sistema delle MAN nattate verso internet ma in LAN tra di loro non è un problema di per sè stesso. Il vero problema è la visibilità esterna e l'impossibilità di accettare connessioni in entrata. Visto i grossi sforzi per tenere aggiornati gli apparati (dai dslam, ai router e così via) che fastweb fa, bisogna comunque darele atto che la fastwebnet funziona bene, sarebbe necessario trovare un sistema per aggirare in maniera più flessibile dell'ip-pubblico (NATTATO!) il problema della visibilità. Se si trovano tunnel gratuiti e al limite della legalità, non si potrebbero settare dei tunnel configurabili gratuiti e legali?