No Network

Che i giornalisti siano delle enormi teste di c., questo l’ho sempre saputo.
Si tratta solo dell’ennesima conferma.
Dovrebbero rispedirli tutti alle elementari a calci sui denti: l’iscrizione all’ albo è ormai solo il nulla-osta che permette loro di poter dire e scrivere qualsiasi bestialità su qualsiasi idiozia.

Accendo la tv, e vedo un servizio sull’incidente di Roma.
Anzi: sull’ orrore di Roma.
Sull’ apocalisse di Roma.
Vedo elicotteri, centinaia di ambulanze, gente che scappa da tutte le parti ecc. ecc.
La giornalista parla preoccupatissima: e parla sempre con gli issimi: fatto gravissimo, moltissimi feriti, la metro era affollatissima…
Oh madonna (penso): un attentato!
Ero preoccupato, lo ammetto.
E se ne parla tutto il giorno per ORE: le immagini ed i commenti mi ricordano tremendamente quelli dell’ 11 Settembre, nello stile ma soprattutto nei toni.

“tragedia“, “disastro“, “strage“: questi solo alcuni dei termini usati.
E chi li usa, li usa solo perchè non conosce il significato di questi termini: trattasi di ignoranti insomma.
Quando e se succederà davvero un disastro o una strage, che termini si potranno usare? Non avremo piu i termini per definirli.
Si tratterà di un super super super disastro? Oppure una strage-strage?

Ore 20.05 circa: è’ appena andato in onda un servizio pseudo-inutil-introspettivo del TGschifoRossella5 in cui si parla… DELLE PAURE INCONSCIE (inconscie!?! ma se sono loro a mettergliele!) della gente nei confronti della metropolitana.
BRRR..
Si vedono tunnel bui (ma bui bui..) e vagoni semideserti con la gente che si guarda in giro…tanto tanto tanto preoccupata, non si capisce bene di cosa.
Terribile.
Terribile, si… ma qualcuno mi spighi che diavolo c’entra con con un macchista che ne ha tamponato un altro?
E poi ancora… parole, parole, ore di servizi, ore di speciali, ore di FUFFA, ore di nulla.
Si vogliono vendere paure, questo è diventato il giornalismo oggi, questi i nostri telegiornali:

-PAURA delle violenze sessuali.
-PAURA dei furti in villa.
-PAURA dei sassi dal cavalcavia.
-PAURA
-PAURA

Nelle anticipazioni (si perchè -ahimè- esistono pure le anticipazioni dei telegiornali, come per le fiction) dei TG presto si sentirà: “non perdetevi la prossima edizione, oggi tre nuove paure per voi”.

Raccontano paure perchè fanno audience.
Raccontano paure perchè poi cosi il cioccolatino degli spot a fine servizio lo si compra con piu facilità, visto come viene dipinto questo mondo schifoso che-schifoso-è-ma-forse-non-così-tanto-come-lo-dipingono questi mentecatti.

Sembra quasi che i nostri giornalisti abbiano una voglia inconscia (la loro si, inconscia) di un undici settembre nostrano (e la sfoghino momentaneamente con questo incidentucolo degno forse di un riquadretto in seconda pagina).
Dai..ammettiamolo…quale giornalista non sogna in segreto la notte un undici Settembre tutto nostro?
E magari di essere proprio li a riprenderlo e commentarlo?

Insomma in TV si dipinge un casino infernale.
E invece?
E invece????
E invece quando chiedo: “quanta gente è morta”?
Uno solo, la risposta.
Per carità mi spiace moltissimo per quella ragazza….
Ma UNO!

MA ANDATE A FARE IN C__O!

Il giornalismo italiano è morto da anni, sepolto.
Usate Internet per trovare informazioni.
Andatele a cercare voi: non lasciatevi seppellire da ettolitri di letame che vi viene gettato addosso attraverso il tubo catodico, quotidianamente e senza una delega democratica.
Perchè le notizie e i media, cari miei, sono strumenti piu potenti (e pericolosi) anche della politica.
Questa gente va eliminata dal flusso democratico informativo di una civiltà degna di questo nome.

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guarda.. io di solito non uso queste espressioni, ma stavolta ti appoggio in pieno! hanno fatto e stanno facendo letteralmente schifo! io lavoro molto vicino a piazza Vittorio, a mezzogiorno ancora, molte emittenti anche importanti fermavano la gente per strada a raccogliere opinioni.. sguardi di paura etc.. veri e propri sciacalli!! mah..

Si, sono d'accordo. Per fortuna siamo persone intelligenti e in poco tempo abbiamo scartato l'ipotesi attentato... Ma a Roma, comunque non abbiamo vissuto una bella giornata.

C'è anche da dire che la macchina dei soccorsi, basata su un sistema di crisi israeliano (disarmante per la sua semplicità, ma a quanto pare anche per la sua efficacia...), ha funzionato molto bene. Ovviamente con tutto il rammarico per la morte di una povera ragazza.

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