Serata "magra", a base di cucina e prodotti tipici piacentini, un misto di lombardo ed emiliano:
- gnocco fritto in accompagnamento a imperiale piatto d'affettati, di cui eccellente il lardo e il crudo, e da non buttare la coppa, il salame nostrano e persino una sudante mortadella. Il lardo ha goduto di un importante bis.
- tris di primi con piserei&fasò (pasta fresca con fagioli), nido di rondine (insalata in forno con pancetta e varie) e stelline (pasta alle erbe annegata nel formaggio fuso)
- Gutturnio vivace e fresco, ideale per questi mangiarini "leggeri": ottima quantità e qualità.
- tigelle (o crescente piacentine) da spalmare con zola, taleggio, crescenza, lardo morbido speziato, e poi come dessert con nutella, marmellata e miele
- frutta fresca semighiacciata infarcita di gelato
- arancino e assaggio di nocino fatto in casa. Ottimo anche il mirtillino ma l'ho scoperto troppo tardi
- Federica: cassiera carina e molto simpatica.
Soldi spesi bene e con allegria. Io, poi, mi accontento veramente di poco, come si legge
